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Jeff Burdick

Global Director for Environmental Restoration

Quest'anno, la Giornata mondiale dell'ambiente, dal tema #OnlyOneEarth, ha posto l'accento sul fatto che non esiste un pianeta di riserva, e che non esiste nulla di più importante dell'intervento collettivo in grado di contribuire alla tutela e al risanamento dell'ambiente a favore delle generazioni future. La mitigazione dell'impatto ambientale è un capitolo fondamentale di questa sfida. In un mondo in cui cerchiamo soluzioni per assicurare acqua potabile, produzione alimentare, biodiversità e combattere il cambiamento climatico, quali interventi o tecnologie possono avere l'impatto maggiore? E in che aspetti possiamo agire per fare davvero la differenza lungo la strada verso un mondo più sostenibile?


Un po' di calore fa una grande differenza

Le acque sotterranee costituiscono circa il 30% delle riserve mondiali di acqua dolce, e sono quindi una risorsa fondamentale. Quasi la totalità dell'acqua potabile di cui disponiamo è stata acqua sotterranea a un certo punto del suo ciclo, e quindi questo tipo di risorsa idrica è oggetto di grande attenzione nel campo del risanamento ambientale. Noi di Arcadis abbiamo messo a punto una soluzione a emissioni zero, innovativa e riutilizzabile, per rimuovere gli agenti contaminanti dalle acque sotterranee, e stiamo già assistendo ai primi, impressionanti, effetti positivi. Questa soluzione non solo non dipende da fonti di energia convenzionali, ma può inoltre far risparmiare ai clienti fino al 70% dei costi.

Si chiama TISRTM (risanamento termico sostenibile in situ), ed è la nostra soluzione brevettata che propone un metodo innovativo per accelerare i processi di risanamento già esistenti aumentando la temperatura del sottosuolo in un determinato sito di intervento di circa 10-20 gradi Celsius, usando energia solare oppure ottenuta da biomasse.

Il sistema TISRTM riscalda un fluido termovettore tramite il calore ottenuto da fonti sostenibili, usando ad esempio collettori solari e/o energia ottenuta da biomasse di origine commerciale o industriale. Il fluido termovettore viene poi fatto circolare tramite sonde geotermiche posizionate in modo strategico così da colpire gli agenti contaminanti. In questo modo vengono migliorati e accelerati i naturali processi abiotici e/o di biodegradazione degli agenti contaminanti presenti nelle acque sotterranee.

I vantaggi di questa soluzione sono enormi, come sostiene Jonah Munholland MS., Global Thermal Remediation Practice Area Lead di Arcadis. "I risultati ottenuti dal sistema TISRTM sono in grado di abbreviare i tempi necessari al trattamento, a volte anche di interi anni, con tutto quel che ne consegue in termini di risparmio di costi lungo l'intero ciclo vitale. La parte migliore è che tutto questo è mosso da energie rinnovabili, e le attrezzature di superficie possono essere adattate a una grande varietà di siti in condizioni diverse, nonché essere facilmente rimosse e spostate una volta terminate le operazioni. Ciò assicura un ottimo rapporto qualità/prezzo e la massima efficienza nella rimozione di agenti contaminanti nocivi dall'ambiente."


Sapere è potere: la lotta contro le PFAS

Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) sono entrate nell'uso comune negli anni '30 del XX secolo. Sono utilizzate in varie applicazioni industriali e commerciali, dai rivestimenti antiaderenti come il Teflon®, agli elementi idrorepellenti nei prodotti tessili, nonché nelle schiume antincendio. Il problema è che non si decompongono, quindi finiscono nell'ambiente: suolo, acque sotterranee, fiumi, oceani, persino nell'aria. Negli ultimi anni è diventato sempre più evidente che le sostanze PFAS sono ovunque, ed è aumentata l'attenzione al rischio che queste sostanze possono rappresentare per la nostra salute e per l'ambiente. La necessità di bonificare l'ambiente è impellente, ma lo è anche l'imperativo di prevenire il peggioramento di determinate situazioni. Per questo è fondamentale applicare controlli più scrupolosi sull'uso delle sostanze PFAS e sulle loro interazioni con l'ambiente.


Capire leggi e normative

La legislazione in materia di PFAS varia enormemente da paese a paese (o da stato a stato, negli Stati Uniti). Operare in maniera efficace e in conformità con i requisiti attuali e futuri, in un quadro normativo così frammentario, è tutto meno che facile, soprattutto per le aziende internazionali. Per assicurare maggiore chiarezza, abbiamo sviluppato uno strumento personalizzabile che tiene traccia delle normative di tutto il mondo. Vi si può accedere da un'interfaccia via web, ed è aggiornato su base trimestrale per verificare che il contenuto rifletta le ultime novità normative.

"Avere informazioni di questo tipo a portata di mano, per i nostri clienti, non ha prezzo" afferma Katie Barry PhD, Emerging Contaminants Practice Area Co-Lead, una delle creatrici dello strumento. "Consente loro di pianificare con largo anticipo e assegnare le giuste priorità alle risorse. Le informazioni che contiene garantiscono sicurezza e tranquillità e contribuiscono a evitare di infrangere normative in costante evoluzione, con il rischio di enormi danni in termini economici e di immagine, per non parlare dell'impatto sulle comunità."


Conoscere l'avversario e pensare al futuro

Conoscere le regole è importante, ma forse è ancora più importante capire i rischi. Un secondo strumento digitale aiuta i clienti a ottenere informazioni dettagliate sull'area che circonda la loro proprietà, la loro fabbrica o la loro struttura, consentendo di individuare eventuali falde acquifere a rischio di contatto con le sostanze PFAS contenute nei loro prodotti di scarto. In questo modo è possibile intervenire preventivamente. Lo strumento è per ora disponibile solo negli Stati Uniti, ma l'idea è di estenderlo anche ad altri mercati, come Regno Unito e Paesi Bassi. Questo strumento trae le proprie informazioni da numerose fonti di pubblico dominio, tra cui l'agenzia per la tutela ambientale degli Stati Uniti (EPA, Environmental Protection Agency), il servizio geologico degli Stati Uniti (UGGS, US Geological Survey) e i dati forniti dai singoli stati.

"Lo strumento di valutazione della vulnerabilità alle sostanze PFAS fornisce ai nostri clienti la sicurezza e la possibilità di essere proattivi nella gestione del rischio PFAS" afferma Matt Blower, uno dei suoi creatori. "Contribuisce a ridurre la necessità di ricorrere a processi complessi e costosi di valutazione dei siti, guida i clienti nell'assegnazione interna di priorità e risorse, e garantisce loro la tranquillità di non rischiare brutte sorprese in termini di danni alle comunità locali, con le costose operazioni di pulizia e cause legali che ne conseguirebbero."

Soluzioni innovative per risanare l'ambiente

In un'occasione, questo strumento è stato impiegato da una struttura di formazione dei vigili del fuoco che in precedenza non aveva prestato grande attenzione alle sostanze PFAS, ed è emerso che un gran numero di fonti d'acqua private sarebbero state a rischio contaminazione se il flusso dei rifiuti della struttura avesse deviato anche in modo minimo. Tale consapevolezza ha consentito loro di cambiare approccio e gestire proattivamente la situazione prima che avesse serie conseguenze sulla riserva di acqua potabile della comunità.


Il futuro del risanamento è verde

La bonifica delle sostanze nocive per l'ambiente e la prevenzione dell'inquinamento rappresentano, comprensibilmente, una priorità fondamentale per i nostri clienti e per le comunità in cui operano. Tecnologie innovative come TISRTM, o gli strumenti per il monitoraggio delle informazioni relative alle sostanze PFAS, permettono di aumentare l'efficienza e la sostenibilità del processo di risanamento, fornendo ai clienti informazioni dettagliate per adeguare e migliorare le proprie operazioni.

Si tratta di un passo nella giusta direzione verso un pianeta più tutelato e la creazione di un ambiente migliore per le generazioni future. Tuttavia, è necessario un livello di impegno e di intervento collettivo maggiore da parte di tutti noi: comunità, esponenti del settore pubblico e di quello privato, consulenti, ingegneri e scienziati.

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