Come molte delle città cinesi moderne, minacciate dall'urbanizzazione rapida e dai cambiamenti climatici in atto, Wuhan sta affrontando numerosi problemi idrici, tra cui allagamenti e ristagni dovuti alla saturazione del terreno e problemi di qualità delle acque libere.
Arcadis ha fornito all'autorità di gestione idrica di Wuhan consulenze tecniche, politiche e di program management per i 3 anni del programma pilota "città-spugna".
L'ambizioso progetto mira a riqualificare il 20% dell'area edificata delle città scelte secondo gli standard della città-spugna entro il 2020 e l'80% entro il 2030.
Chiunque abbia mai sperimentato un'inondazione sa quanto sia difficile ricostruire dopo che le acque si sono ritirate dalle case o dalle aziende o anche provare a muoversi tra le strade piene di acqua fangosa. Ma anche vivere in un quartiere con continui ristagni di acqua putrida può essere molto sgradevole.
Tra le conseguenze spiacevoli dell'urbanizzazione, oltre all'aumento della probabilità di allagamenti c'è l'inquinamento delle acque libere. In città ricoperte di strutture in cemento, l'acqua piovana non può defluire nel terreno come avverrebbe in un ambiente naturale e, se non è disponibile un sistema di drenaggio adeguato, i ristagni sono inevitabili. Quando le città si sviluppano rapidamente e la gestione dell'acqua non è considerata un fattore chiave, possono formarsi acque libere nere e maleodoranti.
Situata all'intersezione dei fiumi Yangtze e Han e con 14 milioni di abitanti, Wuhan è una delle prime 16 città pilota selezionate dal Governo centrale per il programma nazionale delle città-spugna. Wuhan ha compiuto un grande sforzo per diventare più vivibile e resiliente.
Come consulente dell'autorità di gestione idrica di Wuhan nei 3 anni del programma "città-spugna", Arcadis ha costituito un team di esperti internazionali impegnati da decenni nel settore dei sistemi di drenaggio sostenibili (Sustainable urban Drainage Systems, SuDS) e nello sviluppo a basso impatto (Low Impact Development, LID).
I nostri esperti hanno lavorato fianco a fianco con i numerosi enti locali coinvolti in questo enorme programma, per affrontare le sfide legate alla gestione delle acque urbane. Il nostro piano prevede la creazione di sistemi integrati di strutture gestionali complete, infrastrutture verdi, il potenziamento del sistema di drenaggio urbano e impianti di raccolta e depurazione delle acque in tutta la città. Molte di queste soluzioni sono su piccola scala, ma replicate in tutta la città per creare un ampio effetto cumulativo.
Queste soluzioni alleviano gli effetti dei ristagni d'acqua, fornendo inoltre benefici concreti a Wuhan e ai suoi cittadini. Le pavimentazioni permeabili e i piccoli impianti di raccolta consentiranno di riutilizzare l'acqua, riducendo la vulnerabilità alla siccità. Le nuove aree verdi pubbliche assorbiranno l'acqua piovana, contribuendo al contempo rendere la città più bella e vivibile.
Nel complesso, il programma città-spugna ridurrà i danni economici e ambientali causati dai ristagni e dalla cattiva qualità delle acque libere, aumentando sia la sicurezza che la qualità della vita dei cittadini di Wuhan. Il progetto servirà anche da esempio per altre città cinesi, che potranno replicare queste tecniche innovative volte a migliorare la resilienza in tutto il paese.
STORIA DEL PROGETTO
