La sfida
Un ex autodromo viene scelto come sito del nuovo Porsche Experience Center, ma ha bisogno di essere completamente rinnovato nel rispetto del brand e del territorio.
Un ex autodromo viene scelto come sito del nuovo Porsche Experience Center, ma ha bisogno di essere completamente rinnovato nel rispetto del brand e del territorio.
Lo spazio è stato trasformato grazie ad una progettazione attenta non solo al design ma anche alla sostenibilità e all’armonia con il paesaggio.
Il nuovo Porsche Experience Center Franciacorta è un esempio sostenibile per il settore automotive, grazie anche all’impiego di materiali recuperati, energia rinnovabile e mezzi elettrici.
Creare un punto di contatto con un brand del calibro di Porsche richiede uno studio nei minimi dettagli. Il sito individuato per costruire un Experience Center in linea con gli alti standard del marchio tedesco era un ex autodromo che andava riqualificato per offrire agli appassionati un’esperienza di alto livello.
La location individuata si trova in Franciacorta a Castrezzato (Brescia) ed è un’ex cava di inerti, una depressione del terreno che riduce l’azione del vento e delle emissioni acustiche. Una posizione eccezzionale anche per quanto riguarda l’accessibilità: il sito, infatti, si trova a pochi chilometri dalle uscite della A35 e A4, autostrade che in poco tempo collegano a Milano, Bergamo e Brescia. Una vicinanza che, però, non crea crocevia trafficati, e che permette un flusso scorrevole.
Tutti questi aspetti conferiscono alla location un grande potenziale nel rispetto delle comunità circostanti.
Arcadis Italia è stata scelta come direttore lavori e Project Manager per riqualificare il sito dove oggi sorge il più grande Porsche Experience Center del mondo. Il nuovo sito si compone di due parti, il Customer Center e il Paddock, che offrono ai visitatori appassionate esperienze integrate. Tutto intorno il verde incornicia gli edifici e le strutture dedicate alle corse, vivificando il suolo e mitigando il calore nelle giornate estive.
Tutti i lavori sono stati condotti con un occhio di riguardo alla sostenibilità, tra cui il recupero di un elemento scenografico della precedente architettura: ampi archi in legno lamellare. Questa scelta ha permesso di ridurre i costi di demolizione e costruzione, nonché di impiego di altre materie prime ed emissioni di CO2. Le ampie vetrate e trasparenze di copertura, che costituiscono il 40% della superficie dell’edificio, sono state pensate per ridurre l’impiego di illuminazione artificiale e offrono un colpo d’occhio spettacolare sull’intero sito. A completare il quadro di soluzioni sostenibili, vi è anche un impianto fotovoltaico, capace di ammortizzare il fabbisogno energetico dell’intero impianto, e colonnine di ricarica con power delivery, sia veloce sia standard.
Nell’ottica di una progettazione attenta all’ambiente e al territorio, la scelta dei materiali e del loro smaltimento ha accompagnato tutto il processo: l’80% dei materiali impiegati proviene da siti limitrofi, soprattutto dalla provincia di Brescia, mentre 5.360 tonnellate di detriti da demolizione, 5 tonnellate di legno e 100 tonnellate di plastica e imballaggi misti sono stati mandati a recupero.
Il Porsche Experience Center, inaugurato l’11 settembre 2021, accoglierà fino a 20.000 persone l’anno, appassionati del marchio Porsche e di corse ma anche semplici visitatori. Gli eventi ricreativi e di training che si terranno all’interno dell’iconico Customer Center seguiranno il protocollo ISO 20121, una certificazione di sostenibilità ottenuta anche grazie al supporto di Arcadis Italia. Non solo quindi un centro dal design elegante, ma anche un esempio di attenzione al contesto sociale e ambientale per il settore automotive.