La sfida
Con l'aumento del traffico passeggeri e merci tra Francia e Regno Unito, il porto di Calais aveva bisogno di aumentare la propria capacità per gestire un numero maggiore di viaggiatori e una nuova generazione di traghetti.
Con l'aumento del traffico passeggeri e merci tra Francia e Regno Unito, il porto di Calais aveva bisogno di aumentare la propria capacità per gestire un numero maggiore di viaggiatori e una nuova generazione di traghetti.
Dal momento che il porto di Calais non disponeva di spazio sufficiente per ampliare la propria capacità, è stato necessario estendere l'infrastruttura in mare, avendo cura di proteggerla contro i rischi climatici e preservare la biodiversità del luogo.
A partire da ottobre 2021, il porto di Calais è in grado di accogliere navi più efficienti e un numero in costante aumento di passeggeri in totale sicurezza, riducendo anche i tempi di attesa.
Con 10 milioni di viaggiatori e 43 milioni di tonnellate di merci l'anno, il porto di Calais è il primo porto passeggeri dell'Europa continentale e il 4o porto mercantile di Francia. Il traffico è in continuo aumento e si stima una crescita del 40% entro il 2030. Per assorbire l'incremento di flussi passeggeri e commerciali il porto necessitava di una considerevole opera di ristrutturazione.
La Société des Ports du Détroit ha incaricato Arcadis di guidare la fase di progettazione e ingegneria e di supervisionare la costruzione dell'ampliamento infrastrutturale del porto, assieme ai partner di Arcadis Bouygues Construction, Spie batignolles e Jan De Nul Group.
Il progetto ha raddoppiato l'area complessiva del porto, con la costruzione di 65 nuovi ettari di piattaforme, tra cui 45 ettari sottratti al mare. Costruire sul mare pone sempre una sfida tecnica di alto livello, perché i rischi sono numerosi, tra i quali figurano maltempo, tempeste e potenti onde che possono danneggiare gli impianti di costruzione. Per superare questa sfida tecnica e completare il progetto di edilizia portuale più grande d'Europa sono stati necessari ben sei anni di lavoro.
Il progetto includeva la creazione di una nuova diga lunga 3,3 km e di un bacino portuale di 90 ettari, pensato per accogliere navi più grandi. È stato inoltre costruito un nuovo terminal da 44 ettari riutilizzando la terra recuperata con gli scavi. Oltre alla sfida tecnica, il ruolo di Arcadis riguardava anche la gestione degli aspetti ambientali del progetto. Considerando tutti i fattori in gioco, l'infrastruttura è stata pensata per fornire le massime prestazioni ambientali ed energetiche e per essere protetta dagli effetti del cambiamento climatico. In più, non sono stati lesinati sforzi per proteggere l'ambiente e la biodiversità e per limitare l'impatto dei lavori su flora e fauna (inquinamento luminoso, traffico stradale, rumori, ecc.).
Dall'inaugurazione ufficiale del 4 ottobre 2021, il nuovo porto di Calais è in grado di accogliere più viaggiatori e più navi, in totale comfort e sicurezza. L'integrazione di infrastrutture ferroviarie e stradali nel nuovo terminale ottimizza il transito di passeggeri e merci e consente un attracco e un imbarco più rapidi, in un massimo di 45 minuti. L'installazione di chioschi per automatizzare i controlli di accesso alle navi contribuisce a ridurre i tempi di attesa per i passeggeri. Pensato per prevedere gli effetti a lungo termine del cambiamento climatico, il porto è protetto dall'innalzamento del livello dei mari. L'ambiente e la biodiversità sono stati tutelati, e di questo ne è esempio la creazione di aree sicure che favoriscono la nidificazione degli uccelli sulle piattaforme del porto. Grazie alle moderne soluzioni impiegate, l'intera area sta diventando ancor più vivace, con nuovi posti di lavoro e scambi più frequenti con il Regno Unito.