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GIU 12, 2024 | Press Release

Sustainable City Index 2024: conto alla rovescia per le città

“Le città hanno solo 2.000 giorni per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità” conferma Arcadis con il suo ultimo report, il Sustainable City Index 2024, che rivela disparità significative fra le metropoli analizzate. Roma e Milano scendono, ma rimangono in classifica.

Milano, 12 giugno 2024 – Arcadis (EURONEXT: ARCAD), la principale organizzazione globale di progettazione e consulenza, ha lanciato un appello alle città di tutto il mondo con il suo ultimo report Sustainable City Index (SCI) 2024: accelerare nel contrastare i cambiamenti climatici e le sfide di sostenibilità urbana.

La pubblicazione del rapporto arriva a quasi 2.000 giorni dalla scadenza del 2030 per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Il nuovo documento rivela alcune chiare differenze tra le città sostenibili di punta come Amsterdam (1°), Copenhagen (3°) e Monaco (5°), e quelle che rimangono indietro - in particolare le metropoli statunitensi come New York (48°) e Boston (56°), e i giganti asiatici come Taipei (62°).

La classifica valuta 100 città del mondo sulle performance dei tre pilastri di sostenibilità: ambientale (planet), sociale (people) ed economica (profit). Con la sesta edizione del rapporto dal suo primo lancio nel 2015, Arcadis analizza 67 metriche per evidenziare la nostra evoluzione nella comprensione della sostenibilità urbana. I punti chiave includono soluzioni di riduzione dell’inquinamento atmosferico, strategie di tutela delle risorse idriche, unitamente alla gestione dei rifiuti ed agli investimenti in infrastrutture a basse emissioni di carbonio (inclusa energia rinnovabile e trasporti sostenibili), oltre a fattori come la performance economica, l'equità sociale e la capacità di prevenzione e gestione di disastri naturali.

Le città italiane si posizionano nella seconda metà della classifica: Milano, al 55° posto, trova la sua miglior performance in ambito sociale, mentre Roma, al 57° posto, raggiunge alti punteggi nel pilastro Planet. “Roma e Milano, pur differenti sotto molti punti di vista, raggiungono punteggi simili e rimangono il fanalino di coda della città europee analizzate: un chiaro segnale che il miglioramento urbano italiano ha bisogno di piani di sostenibilità integrati e lungimiranti" commenta Antonello Magliozzi, Head of Sustainability Solutions in Arcadis Italia e Consigliere di Green Building Council (GBC) Italia con delega a Strategie e Sviluppo per le Politiche ESG.

Quest'anno, per la prima volta, Arcadis ha aggiunto un quarto indicatore alla classifica - progresso (progress): misura i cambiamenti nel tempo per dimostrare l'impatto delle azioni di sostenibilità intraprese nell'ultimo decennio. Considerato insieme agli altri pilastri, fornisce approfondimenti sulla traiettoria futura di una città e sottolinea l'importanza del miglioramento continuo per raggiungere gli SDG.

"Le città sostengono il tessuto sociale ed economico in Italia” continua Magliozzi. “Tuttavia, la nostra valutazione del progresso mostra che c’è ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Contrastando i rischi ambientali e di mercato. Per progredire verso un futuro inclusivo è necessario connettere i diversi aspetti, sociale, ambientale ed economico, e attivare metodologie di lavoro interdisciplinari attraverso collaborazioni locali e internazionali. I settori in cui siamo impegnati evidenziano l’urgenza di un approccio integrato, che valuti tutti i diversi indicatori energetico-ambientali per riqualificare gli asset naturali e costruiti. Inoltre, è necessaria una mirata pianificazione degli investimenti, pubblici e privati. Si avvicina la scadenza del 2030 e anche le città devono impegnarsi a supportare gli obiettivi Net Zero dei propri cittadini e delle proprie imprese."

Le città nel mondo

Nel complesso, le città europee dominano la vetta del SCI. In particolare, tutte e quattro le città tedesche incluse nell'indice - Francoforte, Monaco, Amburgo e Berlino - occupano posizioni tra le prime 10, sostenute dai successi nel settore del trattamento delle acque e della gestione dei rifiuti, e dalle basse emissioni di gas serra.

Un'elevata performance ambientale è associata al successo complessivo, come dimostrato dal fatto che nove delle prime 10 città classificate secondo le metriche Planet occupano anche posizioni nelle prime 10 globali. Questo pilastro è composto da indici quali sistemi energetici sostenibili e trasporti a basse emissioni, suggerendo che questi sono strumenti potenti per la sostenibilità urbana e dovrebbero essere punti focali chiave per le città che cercano di apportare cambiamenti significativi.

L'indice di quest'anno mette in luce anche la scoperta incoraggiante che una performance economica elevata non necessariamente compromette la sostenibilità ambientale. Il rapporto sottolinea come un'economia prospera dovrebbe sostenere gli investimenti in infrastrutture, fonti di energia alternative, iniziative ecologiche e programmi sociali. Amsterdam, la città più sostenibile del 2024, si posiziona al vertice del pilastro Profit, eccellendo in reddito e standard di vita, occupazione e infrastrutture di trasporto.

Le città nordamericane dominano la classifica economica: San Francisco, Dallas, Chicago, Houston, New York e Seattle compaiono tutte nella top 10, grazie alla facilità di fare affari, all’elevato PIL pro capite e agli ottimi tassi di occupazione. Tuttavia, sebbene vantino un solido successo commerciale, i loro ranking complessivi dimostrano come livelli di salario e standard di vita non stiano tenendo il passo con la crescita economica.

Negli ultimi dieci anni, molte città europee hanno continuato a compiere passi significativi - nonostante i loro punti di partenza altamente sostenibili - per consolidare la loro posizione in cima alla graduatoria. Amsterdam, Rotterdam, Varsavia, Copenaghen, Francoforte, Monaco, Amburgo e Berlino hanno mantenuto un impulso per figurare nel terzo superiore del pilastro del progresso e del punteggio complessivo. Ciò è dovuto - nel caso di Amsterdam in particolare - all'impegno per la produzione di energia rinnovabile, nonché a fattori socioeconomici come la partecipazione femminile alla forza lavoro e l'assistenza sanitaria.

Nel frattempo, sebbene appaiano in posizioni basse nei ranking complessivi, la predominanza delle città asiatiche nella classifica Progress dimostra che, nelle città con infrastrutture o pratiche sostenibili limitate in precedenza, i primi passi verso la sostenibilità urbana possono avere un enorme impatto nel generare slancio per ulteriori progressi.

Per ulteriori informazioni, è possibile scaricare il rapporto completo qui.

Martina Padovan

Per ulteriori informazioni e domande, contatta Martina Padovan.

Martina Padovan, Marketing & Communications Specialist

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